Il saluto di Madre Chiara Cazzuola, Superiora generale delle FMA e Gran Cancelliere della Facoltà "Auxilium", apre il Convegno Internazionale "Apporto delle Figlie di Maria Ausiliatrice all'educazione (1872-2022). Percorsi sfide prospettive".
Il salone dell'Istituto "Maria Ausiliatrice", sede della Casa Generalizia, è colmo di Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) provenienti dai diversi paesi del mondo. 270 i partecipanti in presenza mentre i presenti online sono oltre 500.
Una grande comunità che si riusnisce per la Sessione introduttiva, con i saluti delle autorità civili e religiose, la lettura di alcuni messaggi di chi tra questi non ha potuto essere presente e l'intervento introduttivo della prof.ssa Grazia Loparco, Coordinatrice del Comitato scientifico del Convegno.
Tra i presenti in Sala, S.E. Signor Jean Jude Piquant, Ambasciatore di Haiti presso la Santa Sede, come pure Salesiani di Don Bosco e altri studiosi e studiose.
Prima di proseguire nei saluti, la prof.ssa Piera Ruffinatto, Preside della Facoltà "Auxilium", consegna a Madre Chiara il volume "Le FMA nel mondo (1872-2022). L'educazione per immagini", curato dalla prof.ssa Grazia Loparco e da suor Angela Marzorati, responsabile della Documentazione fotografica dell'Istituto delle FMA.
E' tempo di dare la parola alle autorità invitate.
Tra le prime, Paola Ilari, Assessore alle politiche educative del Municipio III di Roma, evidenzia particolarmente il lavoro "prezioso" delle FMA sul territorio locale, una presenza che ha un respiro internazionale, vista la particolare conformazione della Casa Generalizia delle FMA.
Anche Madre Yvonne Reungoat, che interviene in qualità di Presidente dell'USMI (Unione Superiore Maggiori d'Italia) nazionale, riconosce che in questo "oggi" complesso, "il carisma educativo salesiano è una forza propulsiva, creativa, innovativa, capace di far emergere le potenzialità di bene presenti nella vita dei giovani: di tutti i giovani ". L'anniversario dei 150 anni, è un "trampolino di lancio", per continuare a sognare in grande con realismo ottimista, perché "ogni processo di trasformazione inizia con l'educazione".
E, per restare in clima di festa, perché tale è quello che si respira, Mr. Reinhard Helserer, Presidente Jugend Eine Welt, regala all'assemblea una torta Sacher, proveniente dall'Austria. Sostiene infatti che "siamo chiamati a cambiare, a lottare per dare visibilità e dignità alle giovani donne. Per cui, grazie alle "hijas" di Maria Ausiliatrice e auguri, perché chi educa una donna educa un popolo".
Maria Carmen Castillon, Presidente della Conferenza Mondiale Exallieve/i delle FMA, sottolinea che "Dobbiamo lavorare e partecipare in prima persona alle sfide che il presente ci propone e chiederci: che cosa vogliamo per il futuro dei giovani?". Per ricostruire il patto educativo bisogna esserci in prima persona, perché come disse Abraham Lincolm, ex presidente degli Stati Uniti, "il miglior modo per predire il futuro è crearlo".
Antonio Boccia, Coordinatore mondiale dei Salesiani Cooperatori, utilizzando la metafora del diapason, invita le FMA che, chiamate del Signore, hanno iniziato a vibrare la nota del carisma salesiano, ad "accordare" i loro cuori, così che quelli dei giovani possano "vibrare", proprio perché "l'educazione è cosa di cuore".
Terminati i saluti, si dà lettura dei messaggi dei "grandi assenti": il Rettor Maggiore della Società Salesiana, don Angel Fernandez Artime, il Card. Angelo De Donatis, Vicario di Sua Santità per la Diocesi di Roma, e papa Francesco: un ritornare costante sulla "presenza" delle FMA che fa la differenza nella Famiglia salesiana, nella Chiesa locale e nella Chiesa universale: una chiamata a essere compagne di viaggio nella crescita di uomini e donne coraggiosi, sensibili, umani.
In questa cornice, si inserisce l'intervento introduttivo al Convegno della prof.ssa Grazia Loparco che, da subito, si chiede "quale sia l’apporto specifico che l'Istituto delle FMA è chiamato ad offrire a partire dall’attitudine preventiva che lo caratterizza e che, in dialogo con le sfide emergenti, da una parte arricchisce il dibattito culturale e pedagogico, e al contempo si arricchisce di nuove prospettive di interpretazione e di azione".
E ribadisce che "lo scopo fondamentale del Convegno è, dunque, quello di situarci nel cambiamento d’epoca con l’apporto dell’educazione salesiana femminile".
Una scelta ad ampio raggio, poiché l’educazione rinnovata, che agisce nei tempi lunghi, si confronta con i cambi rapidi: "L'umanesimo esige un ripensamento profondo che porti a scelte concrete: che tipo di persona educhiamo? Che formazione contribuiamo a favorire per i giovani? Per quale società? Che percorsi occorre intraprendere per restituire all’educazione il potere trasformante che gli è proprio?".
La prof.ssa Loparco conclude il suo intervento con l'augurio che il Convegno sia "un cantiere di lavoro aperto, per contribuire in rete al raggiungimento di obiettivi comuni a quanti hanno a cuore il rinnovamento della società, promuovono la pace operando nel quotidiano e credono che l’educazione ne sia la chiave".
I testi dei saluti e dei messaggi, l'intervento di introduzione al Convegno, come pure tutte le altre relazioni che saranno offerte in questi giorni sono disponibili sul sito del Convegno, nell'Area Materiali.
Comments