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Il Sistema preventivo vissuto

Nella terza sessione del Convegno “Percorsi e prospettive per il futuro dell’educazione alla luce del Sistema Preventivo”, vengono presentate alcune "buone pratiche sul Sistema preventivo" vissuto e attualizzato oggi in alcune delle nostre opere/presenze.

Africa

Ecole Alternative "Saint Joseph", Cotonou (Benin)
francese  

A cura di Tiziana Borsani

La creazione dell'Ecole Alternative Saint Joseph e degli Espaces Eveil nasce dalla passione educativa di portare i bambini e i giovani ad "essere buoni credenti e onesti cittadini". È quindi nell'ottica di prevenire i rischi di sfruttamento e di delinquenza giovanile, di consentire a questi bambini e giovani di godere dei loro diritti, e in particolare del diritto all'istruzione, che queste iniziative educative sono state progettate. In questi centri quotidianamente il Sistema preventivo è vissuto attraverso l'ascolto attento e il confronto sul progetto di vita dei ragazzi e delle ragazze, la presenza educativa, la condivisione dei valori ascoltati nel Vangelo durante la “parola del giorno”.

Preparing the most vulnerable young women for a better future, Addis Ababa (Ethiopia) 
inglese  

A cura di Nieves Crespo

Mary Help College Professional Formation. È il racconto della cooperazione con il Fondo di Solidarietà Globale, le Missionarie della Carità e il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati per cambiare la vita dei giovani più vulnerabili, in particolare delle giovani donne. Un ottimo esempio per il networking intercongregazionale, dando risposta alle esigenze del mercato, promuovendo capacità tecniche, rendendo competenti le giovani e inserendole nel mondo del lavoro.

Un progetto agricolo tutto al femminile: empowerment di donne in situazione di conflitto (Sud Sudan)
italiano

A cura di Lourdes Hermoso

Le donne in Sud Sudan sono tra la popolazione più vulberabile. Tante delle etnie locali non promuovono la loro eduzone e organizzano per loro matrimoni, anche quando sono molto piccole. Dal 2013, il Centro di promozione ha incrementato attività e progetti in questa direzione, in quanto per via della guerra molte donne dei diversi gruppi etnici hanno dovuto forzatamente emigrare e si sono riversate nei dintorni della missione. In un primo momento, sono stati offerti corsi di alfabetizzazione, di art e di local craft. In seguito, si sono aggiunti programmi di taglio e cucito, agricoltura e catering. La permanenza al Centro ha trasformato la realtà di tante donne: molte di loro arrivate senza formazione, senza possibilità economiche e, soprattutto, con una bassa autostima per via delle tradizioni culturali e della violenza nel paese, sono riuscite a rialzare la testa, a camminare a testa alta guardando al presente e al futuro loro e dei propri figli.

Apprentissage par des mises en situation professionnelle, Pointe Noire (Congo Brazzaville)
francese  

A cura di Florance Minkoue

Il Centro di Formazione Professionale “ Madre Morano” è stato creato nel 2006 per soddisfare i bisogni formativi di ragazze che non hanno accesso all’istruzione. Considerato l'incremento dei tassi di disoccupazione e di precariato nella città di Pointe Noire, e soprattutto nel nostro distretto Mpaka 120, il team di monitoraggio e valutazione del Centro di Formazione Professionale “Madre Morano” ha optato per un cambio totale di metodologia: formare facendo esperienza lungo tutto il percorso formativo, grazie alla programmazione di incontri regolari con professionisti. I risultati positivi di questa scelta, negli ultimi anni, hanno permesso di instaurare partnership con il Ministero della Formazione delle Competenze, la Banca Mondiale e il Rotary Club di Pointe Noire per una formazione a breve e lungo termine e un'immediata integrazione nel mercato. L'obiettivo principale perseguito dalla comunità educativa è accompagnare i giovani del Centro di Formazione Professionale a essere “buoni cristiani (credenti) e onesti cittadini”.

America

Un sueño echo familía, Rio Negro (Argentina)
spagnolo

A cura di Ariana Elisabeth Porro

La buona prassi è un’iniziativa delle exallieve delle FMA del Rio Negro (Argentina). La Scuola Secondaria Río Negro Sagrada Familia è una Scuola secondaria di secondo grado, che dà continuità all'educazione salesiana impartita a livello primario in un altro collegio della città. C'era il sogno di poter aprire una scuola secondaria, c'erano un gruppo di donne entusiaste e appassionate di educazione, che hanno saputo realizzarla con pazienza e caparbietà per dare ai giovani, soprattutto i più poveri, uno spazio in cui apprendere conoscenza e vita.

Educomunicação na ação social, Conferenza Interispettoriale Brasile
portoghese

A cura di Silvia Silva

Il Progetto si propone di rendere visibile l'identità carismatica salesiana nella Rete Salesiana Brasil, soprattutto per quanto riguarda l'azione sociale. Infatti, si è convinti che l'educomunicazione possa essere efficace per sviluppare azioni sociali di trasformazione del territorio e dei contesti socio-educativi e comunicativi.

Green Bess Brasil em açao: semeadores do futuro, Lins/São Paulo (Brasile)
portoghese

A cura di Ivone Yared

Il Progetto è iniziato nel febbraio 2019. Fa parte dei Progetti Interdisciplinari, che si svolgono dal 1989 presso FEINTER (Fiera Interdisciplinare) del Centro Educativo “Nossa Senhora Auxiliadora”, nella città di Lins, nello stato di San Paolo (Brasile).

Questo progetto non si conclude. Sarà sempre sviluppato dagli studenti, con altre azioni e approcci diversi. L'obiettivo centrale è sempre quello di soddisfare le esigenze locali, garantendo così la promozione, la tutela e il rispetto dei Diritti Umani e dell'Ambiente.

Os Guardiões da Criação, Recanto da Cruz Grande, Itapevi/São Paulo (Brasile)
portoghese

A cura di Celene Couto

L'Opera Sociale Recanto da Cruz Grande si trova nella città di Itapevi, nello Stato di San Paolo, Brasile. Opera su tre fronti: Educazione Formale (280 studenti dai 6 ai 10 anni); Progetto Sociale "Crescere nella Cittadinanza" (160 studenti dagli 8 ai 17 anni); e "Lar Madre Mazzarello", un centro di accoglienza della città per un totale di 50 ragazzi/e da 0 a 17 anni. Tutti i progetti e le azioni sviluppate rispecchiano l'opzione fondamentale del Sistema preventivo, che è la predilezione per i giovani più poveri, più deboli e più vulnerabili. Colpire barattoli o piantare ortaggi/frutta sono, tra le altre azioni, il modo concreto e inculturato di vivere l'oggi della storia e il sogno eduativo di don Bosco e madre Mazzarello tra la gente di Cruz Grande. L'educazione è cosa del cuore, è una pratica di libertà che permette di trasformare i cuori affinché le nuove generazioni si impegnino nella storia e assumano veramente la loro missione di "Guardiani del creato". Solo allora potremo essere felici qui e nell'eternità.

El Sistema Preventivo: un ecosistema para aprender y enseñar la vida en felicidad, Santa Marta (Colombia)
spagnolo         

A cura di Lucía Duque Aristizábal

Il Progetto "Genero eco-consapevolezza, le tue mani sono la mia voce e insieme generiamo cambiamento" è un'esperienza vitale di felicità perché mobilita grandi trasformazioni nella persona, nelle relazioni e nell'ambiente educativo della comunità della Scuola Normale Superiore María Auxiliadora. L'esperienza nasce dall'interesse, dalla riflessione e dalla necessità di abbattere le barriere comunicative con le ragazze sorde e affrontare le problematiche del contesto educativo legate al consumo indiscriminato di alimenti che genera spazzatura, danneggia l'organismo e la terra, inquinando e distruggendo l'ecosistema.

Escuela de Catequistas Parroquiales "Juan Pablo II", Fortul/Arauca (Colombia)
spagnolo         

A cura di Luisa Margarita Zuluaga

L'opera è situata nell'Amazzonia colombiana, al confine con il Venezuela, dove il conflitto armato colombiano e il traffico di droga hanno fatto sentire fortemente i loro effetti devastanti: violenza, sfruttamento e povertà che arriva alla miseria. Vero territorio di missione. La Scuola Parrocchiale di Catechisti Giovanni Paolo II si rivolge ai catechisti della Diocesi di Arauca e agli animatori, persone di età superiore ai 14 anni, gente semplice, contadini, senza molta preparazione accademica, dediti all'allevamento e all'agricoltura; ci sono anche catechisti professionisti, insegnanti, sacerdoti, seminaristi e suore, tutti integrati e impegnati nel processo di rinnovamento e costruzione della comunità diocesana a cui partecipano in un clima di sinodalità missionaria.

Centro Catequistico de la “Obra del Niño Jesús”, Bogotá (Colombia)
spagnolo         

A cura di Nancy Venegas Aponte

Il "Centro Catechistico" ha avuto origine dalla devozione al "Niño Jesús del Barrio 20 de Julio" a Bogotá, ideato e propagato da Juan del Rizzo SDB, alla periferia della città. Nacque umilmente tra i bisognosi del luogo, ma fu ben presto riconosciuto come Santuario, con annessa una parrocchia. I destinatari del Centro Catechetico sono vari ed eterogenei, a seconda dei programmi che esso offre: 500 ragazze e ragazzi (9-13 anni) all'anno; 150 giovani tra i 14 e i 20 anni all'anno; 800 donne (25 -35 anni) all'anno. Gli adulti sono principalmente capofamiglia; genitori di bambini e giovani. Sono inclusi anche i catechisti in preparazione e in pratica, poiché vengono formati rispettivamente attraverso la Scuola per catechisti e sessioni di aggiornamento.

Escuela de Orientación Social. Forjando el porvenir con dignidad y esperanza, San José (Costa Rica)
spagnolo        

A cura di Aracely Mayorga Rivas

La Scuola di Orientamento Sociale, opera che suor María Romero ha iniziato nel 1968, continua a fare tanto bene a tante giovani donne che cercano di accedere a un'educazione globale che restituisca la speranza, la capacità di resilienza e la loro dignità di persona. Il Progetto pastorale istituzionale dell'opera è un programma socio-educativo adattato ai bisogni e alle tendenze educative, come opportunità per aiutare le giovani donne e donne ad affrontare il futuro e generare speranza per la propria crescita personale e sociale. e per lo sviluppo del Paese.

Educamos y evangelizamos a través de la radio en el corazón de la Selva Amazónica, Yaupi (Ecuador)
spagnolo        

A cura di Consuelo Chiriboga Hebly

Con la pandemia di Covid-19, tutte le nostre attività educative rivolte a raggiungere comunità nella giungla amazzonica nell'area di Yaupi, Morona e Méndez si sono fermate. Come seguire gli studenti? La nostra unica risposta era non abbandonarli, non lasciarli soli nella giungla. È questa l'idea alla base della formazione a distanza con la Radio, in lingua Shuar con l'aiuto dello spagnolo, all'interno del Bilingual Intercultural Education Curriculum (MOSEIB). I nostri destinatari sono giovani uomini e donne del gruppo etnico Shuar, dai 12 ai 19 anni, persone con pochissime opportunità di studiare e partecipare ad altre istituzioni educative, alla ricerca di possibilità di istruzione superiore.

Casa Misión “Nuestra Señora de Guadalupe”, Petén (Guatemala)
spagnolo        

A cura di Patricia Aguilar

Le Figlie di Maria Ausiliatrice sono missionarie nella Parrocchia di San Luis Petén, una grande parrocchia composta da 186 comunità, di cui 157 cattoliche nel mezzo di una bellissima riserva naturale, con una popolazione multiculturale e multilingue composta da Popoli indigeni Maya: Q`eqchi`, Mopán e Quiche, insieme a una piccola comunità meticcia. Si opera nella formazione degli agenti pastorali, nella Pastorale Familiare, nella Pastorale dei Migranti. L'accompagnamento di alcune comunità è anche sostenuto dal Vicariato Apostolico di Petén, dalla Commissione di Catechesi (Coordinamento), dalla Commissione di Pastorale Giovanile e dalla Commissione Missione, che anima le piccole comunità missionarie (comunità ecclesiali di base).

Aprendiendo a caminar contigo. Sistema preventivo y migración, Monterrey (Messico)
spagnolo

A cura di Ana Cristina Chavira Sáenz

Data la grande varietà di tipologie di migranti, abbiamo deciso di lavorare con le famiglie che hanno chiesto rifugio in Messico e cercano di inserirsi nella società di Monterrey. La nostra attenzione è focalizzata sull'offerta di opportunità educative soprattutto per bambini, adolescenti e giovani (dai 4 ai 17 anni) che cerchiamo di inserire regolarmente nel Sistema Educativo Nazionale. Ci occupiamo anche di aiutarli a conseguire anche gli altri gradi di istruzione, che consentano loro di essere all'altezza della loro formazione, perché a causa della situazione migratoria che hanno vissuto, molti di loro hanno perso diversi anni di scolarizzazione o addirittura non hanno mai frequentato la scuola. Ci rivolgiamo anche alle mamme, ancora molto giovani (tra i 17 ei 35 anni) che hanno avuto scarso accesso all'istruzione e cerchiamo di accompagnarle e di dare loro una formazione su aspetti di base come la salute, l'educazione dei bambini, l'economia domesticaper garantire una vita migliore e un lavoro meglio retribuito.

Proyecto Maín: educación en valores, Callao (Perù)
spagnolo

A cura di Mildred Avila Miñan

Il "Progetto Maín" è un'iniziativa dell'Unione Exallieve delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Callao, città che ha accolto la prima comunità FMA del Perù. È una proposta pensata per tre anni che è stata poi estesa ad altri tre. L'obiettivo centrale era educare i bambini del "Daniel A. Carrión Human Settlement" ai valori e responsabilizzare le loro mamme, rafforzando così i fattori protettivi per la prevenzione dei comportamenti a rischio sociale e cambiare il loro futuro.

Impulso al protagonismo Yanomami en el encuentro intercultural, Alto Orinoco (Venezuela)
spagnolo

A cura di María Isabel Eguillor e María Henar Alcalde

L'Educazione Bilingue Interculturale è “un principio socio-educativo che implica il riconoscimento di entrambe le culture e di quelle altre nel Paese con cui entrano in contatto, arricchendosi a vicenda, senza ledere o distruggere il nucleo fondamentale di ciascuna di esse”. Destinatari diretti di questo Progetto di Educazione Interculturale Bilingue sono i bambini e i giovani, insieme agli adulti della Comunità educativa (personale docente, amministrativo, oltre ai genitori e rappresentanti) di etnia Yanomami che vivono nelle misteriose giungle della Amazzonia del Venezuela e si chiamano così perché si definiscono "persone che fanno la loro casa".

Asia

Educazione dei bambini alla spiritualità ecologica, Seoul (Corea del Sud)
inglese

A cura di Lee Mi Young Gemma

Il programma di educazione alla spiritualità ecologica per bambini dai 3 ai 5 anni si tiene lungo l'anno scolastico presso il Salesio Seongmi Scuola Materna di Seoul. Nel 1995 è stato avviato un “Programma di campeggio ambientale” per accompagnare i bambini e farli crescere come persone capaci di assumersi la responsabilità del proprio presente e del futuro. In seguito, sono stati studiati e implementati altri due programmi: “Peace Unification Camp” (1997) con il desiderio che la pace abiti nella penisola coreana; “Peace Camp” con uno sguardo al mondo, in occasione dello scoppio della guerra in Iraq (2003). All’inizio del 2000, ci si è chiesti: “Perché Dio ci ha dato piccoli semi di cavolo invece di grandi cavoli?” Si è sviluppato così il “Programma di spiritualità ecologica” che crea e sviluppa l’amicizia con la natura, con le persone e con Dio nei luoghi quotidiani della vita. Nel 2010, a causa del forte cambiamento climatico, si è cominciato a riflettere su Sistema preventivo di Don Bosco e spiritualità ecologica.

Accompanying the Young at Risk on life’s Journey towards Family Integration, Mumbai (India)
inglese

A cura di Moksha Mary Anthonappa

FMA YaR India raggruppa tutte le case che offrono un ambiente familiare ai bambini svantaggiati di età inferiore ai 18 anni che hanno bisogno di un ambiente familiare sicuro. Una casa di cura per ragazze sopra i 18 anni, dotata di strutture per continuare la loro istruzione, diventare stabili nella vita e reintegrarsi nella società. Il sogno accompagna i giovani a rischio verso lo sviluppo olistico, seguendoli e responsabilizzandoli per costruire famiglie proprie e sostenerle.

Home of Love, Manipur (India)
inglese

A cura di Teresa Karottukunnel

Nel 1993, dopo alcune visite al carcere ci si è rese conto della necessità di curare le donne dipendenti da sostanze stupefacenti. A Manipur purtroppo non ci sono grandi centri di cura per le ragazze. E, allora, succedeva che i genitori pagavano la polizia per arrestare la figlia e tenerla in prigione, perché non riuscivano a controllarla. È così che si è deciso di aprire un centro di riabilitazione per giovani donne.

Catechesis and Evangelization through Village touring, Shillong (North East India)
inglese

A cura di Maristella Ryngkhlem

La maggioranza delle Comunità FMA del Nord-est India sono collocate a grandi distanze l'una dall'altra. Le suore sono così impegnate a tempo pieno nell'evangelizzazione diretta, mentre altre fanno catechesi a casa e in parrocchia, preparano bambini e adulti ai Sacramenti dell'Iniziazione cristiana, visitano villaggi e famiglie per le feste e in occasioni speciali. Il risultato è che ogni anno ci sono un buon numero di conversioni e di adesioni alla Chiesa cattolica. Ciò avviene con un'attenta osservanza del Sistema preventivo come spiritualità nella missione della catechesi e dell'evangelizzazione.

Laura Vicuña Foundation: Child protection clinic on wheels, Quezon City (Filippine)
inglese

A cura di Maria Victoria Santa Ana

Laura Vicuña Foundation’s (LVF) Child Protection Clinic (CPC) on Wheels è una strategia preventiva per combattere l'abuso, lo sfruttamento e la tratta dei bambini. Implementate dallo staff principale di LVF con volontari di base della zona, le attività sono volte a rafforzare la capacità dei giovani di costruire il loro meccanismo di coping e la loro resilienza attraverso sessioni di abilità di vita. Il CPC on Wheels mira alla creazione di una cultura di protezione per i bambini, i più deboli e i più indifesi della società. Come ogni “clinica” offre sessioni di apprendimento sui diritti dei bambini, comportamenti protettivi, protezione e prevenzione degli abusi, catechesi e Gruppi Giovanili Salesiani (SYG). Fornisce un helpdesk sempre pronto ad ascoltare, offre aiuto e riferimento a coloro che cercano assistenza contro gli abusi e un'alimentazione supplementare regolare e missioni mediche occasionali. Il progetto è una missione di prevenzione contro gli abusi sui minori e un'evangelizzazione in cui si curano i traumi dell'anima subiti con gli abusi e lo sfruttamento nel proprio ambiente familiare.

Europa

Il VIDES per l’educazione delle donne. Percorsi, sfide e prospettive, Ambito per la Pastorale giovanile
italiano

A cura di Annecie Audate

Il VIDES (Volontariato Internazionale Donna Educazione e Sviluppo) è nato dalla proposta dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA). Svolge un ruolo importante nei confrotni delle Nazioni Unite, avanzando denunce positive al Consiglio dei Diritti Umani, ovvero presentando le buone pratiche delle Suore salesiane e dei volontari che, in ogni angolo del mondo, si occupano dei settori più vulnerabili della società. Operando in stretta collaborazione con le diverse realtà della società civile in materia di diritti dei bambini, dei giovani e delle donne, il VIDES può avere un'influenza positiva sulle politiche educative di questi gruppi a rischio. La buona pratica focalizza soprattutto il lavoro del VIDES per l’empowerment della donna nell’ottica carismatica del sistema preventivo.

Global Youth Agenda Initiative -Youth for Human Rights, Ambito per la Pastorale giovanile
italiano

A cura di Sarah Garcia

L'Ufficio per i Diritti Umani, costituito nel 2007 a Veyrier - Ginevra (Svizzera) è la rappresentazione dell'Istituto Internazionale Maria Ausiliatrice (IIMA) presso le Nazioni Unite (ONU). IIMA immagina un "mondo in cui tutti possono realizzare il loro pieno potenziale per essere cittadini liberi e responsabili". Al Consiglio per i Diritti Umani, IIMA è riconosciuta come difensore del diritto all'istruzione per tutti e promotore dell'empowerment di bambini, giovani e donne. Per realizzare la sua visione-missione, l'Ufficio per i Diritti Umani si ispira ai principi del Sistema Preventivo e si impegna a tradurlo nel linguaggio dei diritti umani attraverso i suoi pilastri d'azione: advocacy, capacity building, comunicazione e networking. Per attuare efficacemente il metodo salesiano, IIMA fonda la sua azione sull'Educazione ai Diritti Umani.

Le Istituzioni Superiori delle FMA (ISS-FMA): una rete globale al servizio dei giovani, Ambito per la Pastorale giovanile
italiano

A cura di Ivone Goulart Lopes

Le Figlie di Maria Ausiliatrice hanno fondato centri culturali, scuole di ogni tipo e grado, fino all’Università, elevando in pari tempo il livello culturale dei propri membri, così da incidere significativamente nell’educazione delle giovani generazioni mediante una cultura di qualità in grado di educare cittadini/e attenti, consapevoli e propositivi/e nella società del nostro tempo, guidati/e dallo spirito del "da mihi animas coetera tolle" e del: "A te le affido", per "prendersi cura" delle ragazze povere, educando ed evangelizzando. Le ISS sono comunità accademiche che accompagnano studenti universitari/e e il personale accademico docente e non docente. Sono luoghi di elaborazione del sapere e di formazione critica, dove vengono svolte funzioni di docenza, di ricerca e di servizio alla società, nella Chiesa. Concepiscono l’azione pastorale come il modo per realizzare la missione evangelizzatrice. Fedeli al Sistema preventivo, assumono una visione che impegna tutti i membri nell’elaborazione di una cultura umanizzante ed educa le persone a divenire agenti di trasformazione sociale.

L’esperienza del Servizio Civile in Italia
italiano

A cura di Francesca Barbanera

Da circa 20 anni tutte le ispettorie d’Italia delle FMA sono coinvolte in una esperienza molto significativa da tanti punti di vista - sia per le opere che per i giovani - tanto da essersi rivelata come un’eccezionale opportunità pastorale: il Servizio Civile Universale. Si tratta di un programma dello Stato Italiano, coordinato dal Ministero delle Politiche Giovanili, che sostiene la possibilità di inserimento di giovani dai 18 ai 28 anni in alcune strutture accreditate, per svolgere attività di interesse pubblico, finalizzate al bene comune. Questa opportunità ha permesso a numerosi giovani di entrare in contatto con il carisma salesiano, di conoscere la realtà delle FMA e del Movimento Giovanile Salesiano e di collaborare, a stretto contatto e da vicino, nella missione educativa.

En red caminando con los más vulnerables: las Plataformas Sociales FMA España
spagnolo

A cura di Ana María Sarabia

Le Piattaforme Sociali (PS) come ambiente educativo sono costituite da cinque entità civili sociali: l'Associazione Valponasca, la Fondazione Canaria Maín, la Fondazione María Auxiliadora, la Fondazione Mornese e la Fondazione Valsé. Dal 2000 le Piattaforme socialI FMA fanno parte del Coordinamento Statale delle Piattaforme Sociali della Spagna (CEPSS), una rete creata dai Salesiani di Don Bosco e dalle Figlie di Maria Ausiliatrice per condividere la risposta che il carisma salesiano apporta alla realtà delle persone più vulnerabili della nostra società.

“Tejiendo red, construyendo futuro”: las escuelas de las Salesianas en España
spagnolo

A cura di Emilia Rosado Morales

La rete delle scuole salesiane in Spagna è una "famiglia" composta da 1 Centro di Studi Universitari, CES Don Bosco-Madrid con circa 950 studenti e 60 educatori; 42 scuole, distribuite in 10 comunità autonome e di diverse dimensioni, per un totale di circa 22mila studenti e 1.400 educatori ed educatrici. "Tessere una rete, costruire il futuro": una rete di scuole che si alimenta grazie alla “rete di incontri tra le persone” che la rendono possibile; grazie alla rete di équipe di riflessione che la promuovono e grazie alla forza del carisma salesiano, che apre sempre cammini di speranza.

Oceania

The FMA Educational Response in the Solomon Islands (Gizo)
inglese

A cura di Annamaria Gervasoni

Gizo è la capitale della provincia occidentale delle Isole Salomone ed è la seconda città più grande del Paese. Si trova a circa 380 chilometri a ovest-nord-ovest della capitale, Honiara. Le FMA vi sono giunte nel 2018 per la gestione del St. Peters Urban Training Centre, una scuola tecnica diocesana. Nel 2020 è stata costruita la scuola primaria diocesana, nell'insediamento di Nusabaruku, alla periferia di Gizo. Accoglie 200 bambini della comunità Kiribati, che non avevano accesso all'istruzione formale perché la scuola governativa era troppo lontana. Per raggiungere la scuola, ogni giorno devono fare una breve gita in barca e camminare su, per la collina. La scuola è una risposta locale al grido della terra (l’insediamento di Nusabaruku sta sperimentando l'innalzamento del livello del mare: ogni alta marea allaga case, sentieri e campi) e dei poveri (finora il popolo Kiribati è considerato “diverso” dagli isolani di Salomone, perché mantiene la propria lingua, tradizioni, stile di vita e difficilmente si mescola con la popolazione locale).

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