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Immagine del redattoreMedia Convegno FMA 150

Senza memoria non c'è futuro


Con la giornata odierna, il Convegno entra nel vivo. La I sessione è dedicata al "Percorso storico tra dati e vissuti". In Sala sono presenti S.E. Alberto Barranco, Ambasciatore del Messico presso la Santa Sede, e S.E. Jean Jude Piquant, Ambasciatore di Haiti.


La mattinata è presieduta da mons. Vincenzo Zani, Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica, che offre tre parole su cui riflettere: carisma, storia e futuro. "Il vostro carisma - precisa - si è sempre rinnovato, dialogando con la società e dando, di conseguenza, risposte generative alle sfide che nei tempi si presentavano". Ecco perché la storia è fondamentale: la memoria di tante vite al servizio dell'educazione fa sì che la storia entri nel nostro presente e ci spinga a costruire un futuro di speranza, un'alleanza tra tutti gli attori sociali, perché ogni percorso educativo si colloca in una comunità educativa".


In seguito, il prof. Francesco Motto, dell'Istituto Storico Salesiano, introduce gli interventi della prof.ssa Paola Dal Toso, docente dell'Università di Verona, e della prof.ssa Maria Teresa Spiga. A loro sono affidate le relazioni della mattinata: una visione sulla storia scritta e quella vissuta.


Dopo aver richiamato l’importanza della storia per l’identità della Congregazione, la relazione della prof.ssa Dal Toso, offre una panoramica sulle ricerche storiche condotte dall’Istituto FMA.

Offre alcune ipotesi di ricerca: curare le fonti interne, continuare nel recupero della memoria di figure più defilate rispetto alla scena sociale, ricostruire l’evoluzione della presenza delle FMA in contesti geografici diversi nei vari momenti storici, evidenziare la capacità delle educatrici salesiane di individuare la domanda educativa e di offrire risposte adeguate, riscopprire la capacità imprenditoriale di alcune FMA.


"L’indagine storica sulle proprie origini - conclude - consente di verificare e acquisire maggiore consapevolezza del vissuto della Congregazione, della fedeltà al carisma così da poter guardare avanti e maturare future scelte strategiche che ne traducano l’identità e lo spirito con rinnovata inventiva. Senza radici, infatti, non c’è futuro. In un certo senso, la memoria genera il futuro".


Tra le due relazioni di fondo della mattinata, si inserisce il saluto del Consigliere Mariano Angelucci, Presidente della Commissione 12 "Turismo, moda e relazioni internazionali" del Comune di Roma e Vice Presidente della Commissione per il Giubileo 2025.

Si fa portavoce di Roberto Gualtieri, Sindaco della capitale, e, in pochi minuti, offre dal suo particolare punto di vista di amministratore politico e cittadino, un commento su alcune parole che, in questi giorni, stanno particolarmente risuonando nell'assemblea: “comunità educante”, “prospettive e sfide”, “complessità e molteplicità”, “ascolto della persona e delle esigenze del territorio”, “valorizzazione e centralità del ruolo della donna”.

"La vostra - dice - è una presenza non solo utile, ma necessaria. Nessuna istituzione pubblica può realizzare la sua agenda politica di cambiamento e crescita della Città senza la interazione e la collaborazione di chi ama la comunità nella quale vive. Il mio augurio in questo 150° compleanno è di continuare a formare donne ed uomini a servizio del bene comune, che dimostrino ogni giorno, anche con un semplice gesto, di amare e rispettare l’ambiente nel quale vivono".


La prof.ssa Maria Teresa Spiga presenta dati statistici che raccontano la vita dell’Istituto, attraverso persone, case, opere. E' un "entrare dentro" alla vita delle comunità in cui si sono succedute le generazioni delle FMA e a quella delle giovani che da esse sono state accolte, educate, accompagnate nelle scelte fondamentali della vita.

La ricerca ha raccolto un’imponente quantità di informazioni che sono state organizzate tenendo conto sia di quelle degli anni dei decenni dal 1880 al 2020 sia di quelle parziali degli anni 2021 e 2022 per le FMA, per le Case e le Opere.

Se, da una parte, i dati permettono di ripercorrere la storia e la geografia, dall’altra parte incoraggiano a guardare al futuro dell’Istituto, a ipotizzare nuove vie per l’inculturazione del carisma, a escogitare quali cambi di mentalità sono necessari per intercettare oggi e domani il mondo giovanile.


La mattinata si conclude con un lungo dibattito tra le relatrici, il moderatore, le partecipanti in sala e quelle collegate online.

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