Il 7 aprile 2022, nel ciclo dei «Giovedì Salesiani all’Auxilium», la prof.ssa Piera Cavaglià, Docente emerita della Facoltà e per circa 20 anni Segretaria generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), apre una pagina inedita della storia dell’Istituto, trattando il tema: FMA alle origini di altri Istituti religiosi, nella formazione e nel governo.
La ricerca costituisce una pagina che si colloca in un duplice orizzonte: quello ecclesiale, cioè il “Sinodo 2021-2023” in corso nella sua fase diocesana e quello dell’esperienza di san Giovanni Bosco, che ha intessuto una fitta rete di relazioni con altri Istituti religiosi, con Fondatori e Fondatrici. Non solo, egli ha influito su altri istituti a livello di spiritualità e di metodo educativo, ma si è messo alla scuola di molti maestri.
La convinzione della prof.ssa Cavaglià è che all’origine dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice vi è una sinergia tra Istituti religiosi.
È interessante costatare che le religiose salesiane, nel breve arco di tempo in cui la prima comunità che è all’origine della fondazione visse a Mornese (un piccolo paese del Monferrato in provincia di Alessandria), stabilirono relazioni con 4 Istituti religiosi con finalità diverse: le Suore di S. Anna della Provvidenza che esercitarono un ruolo direttivo e formativo nella fondazione della prima comunità;le Figlie di Maria Missionarie; la Congregazione delle Suore della carità (Suore di Maria Bambina) , dato che a Mornese e a Nizza venivano usati i 14 principi educativi per le maestre scritti da una religiosa di questo Istituto; le Suore Terziarie di S. Francesco di Toulon: nel 1878 due suore Terziarie di Toulon, che si trovavano nell’orfanotrofio di St. Cyr-sur-Mer, chiesero a don Bosco di unirsi alle FMA.
Altra evidenza è che, in 150 anni di storia, le FMA hanno accompagnato Congregazioni religiose. Dal 1925 al 2018, infatti, 20 Istituti religiosi hanno chiesto, tramite la Santa Sede, un accompagnamento formativo e/o di governo, per cui sono state interessate una o più FMA.
Dalla riflessione emerge che ogni religiosa interessata ha fatto ritorno all’Istituto più ricca di un’esperienza nuova, in un cammino di sinodalità missionaria, dato da un effettivo percorso insieme in una reciprocità di collaborazione e di interazione.
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